Influenza Aviaria H5N1
I ricercatori dell'Erasmus
Medical Centre di Rotterdam (Paesi Bassi) hanno prodotto una variante
estremamente contagiosa del virus dell'influenza
aviaria H5N1 in grado di
trasmettersi facilmente a milioni di persone, scatenando, così, una pandemia.Le ricerche di Fouchier fanno parte di un programma mirato a una maggiore comprensione dei meccanismi di funzionamento del virus H5N1. Il virus H5N1 “influenza aviaria” è stato modificato in laboratorio in maniera tale che potesse trasmettersi tra alcune specie di animali che in termini di risposta si avvicinassero di più al comportamento umano come il furetto.
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I documenti di Fouchier hanno scatenato un intenso dibattito negli Stati Uniti, a proposito di quali sono i limiti alla libertà dei ricercatori americani su scoperte che da un lato potrebbero essere di grande utilità pubblica, dall’altro potrebbero essere utilizzati per scopi bellici nel campo della bioguerra o bioterrorismo. Alcuni scienziati sostengono che l’elevato grado di pericolosità della mutazione del virus dell’aviaria costituiva già di per se un valido motivo per non proseguire con gli studi effettuati dall’equipe. Potenzialmente il virus potrebbe essere trafugato dai laboratori ed essere utilizzato per fare bioterrorismo o nazioni sotto regimi dittatoriali potrebbero utilizzare i risultati pubblicati per realizzare un’arma di distruzione di massa. “ Questo lavoro non doveva essere fatto” dice Richard Ebright, un biologo molecolare della Rutgers University in Piscataway, New Jersey, e con l’appoggio dell’Horward Huges Medical Institute che è fortemente interessato sulle questioni di biosicurezza. Il punto d’interesse dei ricercatori e Fouchier è l’elevato grado di contagiosità del virus dei “polli” che nel giro di poco tempo ha contagiato l’intero mondo a causa delle migrazioni aviarie ma che per fortuna, non ha prodotto se non pochi conosciuti casi di morte tra coloro che presentavano già un quadro clinico compromesso. Alcuni scienziati pensano che il virus se ospitato dall’uomo non sia in grado di replicarsi. Sarebbe necessario un rimescolamento dei geni del virus con quelli dell’uomo, cosa che potrebbe avvenire in animali come i suini che presentano sia i geni dell’uomo sia i geni aviari. Però Fouchier dice che il suo studio smentisce questa posizione. Dai suoi studi si e’ tentato da prima di rendere trasmissibile il virus su di un furetto modificandone il genoma (reverse genetics), ma tale esperimento fallì. Allora si procedette con un metodo classico basandosi sul passaggio del virus da un furetto ad un altro molte volte per permettere il processo di adattamento del virus con il soggetto ospitante. Dopo 10 generazione il virus e’ diventato trasmissibile per via aerea. Quindi il contagio tra un furetto e l’altro avveniva con la semplice presenza. I furetti non sono umani, ma gli studi condotti fino ad oggi hanno dimostrato come ogni ceppo influenzale che sia stato in grado di passare tra i furetti e passato tra gli uomini e viceversa. Lo spettro di una pandemia prodotta dal virus H5N1 tiene in ansia gli scienziati perché il virus è potenzialmente letale.Perché fare un esperimento sul virus dell’ influenza H5N1?
Michael Osterholm ,direttore del Centro di Ricerca e Prevenzione delle Malattie Infettive dell’Universita’ di Minnesota, in merito alla sperimentazione, sostiene che “Questi studi sono importanti”. Osterholm dice, che ci sono potenziali benefici per la pubblica salute.In primo luogo tali studi dimostrano che chi minimizza sui rischi di una pandemia ad opera del H5N1 dovranno ricredersi.Conoscere il processo di mutazione che porta a rendere trasmissibile il virus sull’uomo, permette agli scienziati di prendere contromisure per arginare un eventuale fenomeno. Gli studi anche permetteranno di sperimentare dei vaccini che siano in grado di contenere un’eventuale mutazione del virus.
