Identikit di una strega

identikit strega





In base ai carteggi dei processi inquisitori, alle confessioni estorte con tortura, alle dicerie puramente popolane, la strega soleva equipaggiarsi di strumenti che troviamo con una certa frequenza nei racconti su queste signore con presunti poteri magici.
Alla fine del XVI sec. il cacciatore di streghe Henri Boguet per esempio annotava:"Francoise Secretain ammise che,  per recarsi al sabba, poneva un bastone bianco tra le gambe e poi pronunciava certe parole ed era trasportata in aria fino al luogo del convegno".
La strega scozzese  Isabel Gowdie, giunse perfino a rivelare la sua formula magica per far volare una scopa, una stecca o una paglia :"Cavallo e cappello, cavallo và, cavallo a sfera , Ha! Ha!  Ha!".
Un altro accessorio comune alle streghe era il mantello nero con cappuccio il cui scopo era quello di mantenere segreta la prorpia identità.

Il calderone delle pozioni


calderone
Il calderone per gli intrugli costituisce lo strumento più utilizzato  e rappresenta un elemento caratterizante le streghe. Con gli intrugli disgustosi che bollivano nel suo calderone, la strega poteva preparare veleni letali, filtri magici o anche unguenti medicamentosi.
Anne Marie de Georgel, una strega che visse a Tolosa nel XIV sec, ammise di aver preparato uno stufato a base di erbe velenose, pezzi di cadaveri di uomini e di animali e lembi di indumenti strappati ad un impiccato. Dagli atti del processo non è specificato a quale scopo servisse tale intruglio, ma sicuramente si può evincere che non fosse
per un intento benigno. La raccolta delle erbe segue periodi articolari per stabilire quali effetti debbano produrre: in luna calante per malefici, in luna piena per effetti benefici. Per esempio,le foglie di alcune piante raccolte con la  luna piena e fatte bollire, servono per migliorare i poteri di chiaroveggenza.

Il sabba


danza
Per i loro sabba le streghe utilizzavano delle candele: al suo processo celebrato in Francia nel 1616, Barthelemy Minguet di Brecy descrisse una di queste cerimonie:"(quando) i fedeli vanno all'offertorio, tengono in mano delle candele di pece nera date loro dal Diavolo". Nel rituale del sabba un'altra pratica comune era quella di disegnare il cerchio magico che si tracciava al suolo con la punta di un coltello magico. Questi cerchi magici servivano alle streghe per potenziare il loro potere. I filtri magici potevano essere contenuti in bottiglie di vetro o dentro orci panciuti. Alla fine della seconda guerra mondiale, a Londra, nelle fondamenta di vecchie case, furono rinvenute parecchie giare che contenevano capelli umani  attorcigliati intorno a chiodi di metallo, ritagli di unghie  e pezzi di stoffa a forma di cuore trafitto da spilli. Un' altro strumento in uso tra le fatucchiere era un pezzo di corda particolare: nel 1886 venne alla luce nel Somerset in
Inghilterra , in una camera segreta , un pezzo di corda lungo 1,5 metri nel quale erano state inserite delle penne d'oca, di corvo e di cornacchia. Sembra che tale strumento potesse essere una ghirlanda delle streghe il cui compito era quello di gettare il malocchio.