Il cercatore d'acqua

La Rabdomanzia


La Rabdomanzia o meglio la "radiestesia", per dargli una veste più scientifica e meno esoterica, costituisce quella pratica di scovare oggetti nascosti sottoterra tramite l'utilizzo di una bacchetta. Tale capacità è stata sempre oggetto di contestazione perché priva della benché minima base scientifica.





Sir William Barret e le testimonianze di rabdomanzia



C'e' da costatare che ha raccolto risultati sconcertanti tali da sorprendere uno scettico come Sir William Barret, professore alla Royal College of Science di Dublino che iniziò a interessarsi alla bacchetta dei rabdomanti. Durante i suoi studi e ricerche rimase particolarmente colpito da un rabdomante di nome John Mullins che nel 1889 era stato assunto dalla Waterford Bacon Factory per localizzare le falde acquifere sotterranee di un terreno appartenente alla compagnia. Uno studio di geologi professionisti condussero numerosi interventi di trivellazioni, analisi del terreno per poter scoprire quale fosse il punto per poter estrarre una possibile falda acquifera. Ma l'attività fu al quanto frustrante e dispendiosa e non produsse risultati. Quando arrivò a Waterford, Mullins prese a passeggiare nei pressi dei punti di trivellazione eseguiti in precedenza dai geologi. L'atmosfera era particolarmente calma, con il cielo terso solcato da qualche fugace nuvola; l'aria secca sferzata da un vento che sollevava polvere a ricordare che in quel posto difficilmente poteva essere scovata una goccia d'acqua. Waterford impugnò la sua forcella o bacchetta che sia, geloso strumento del rabdomante. La concentrazione è palpabile tale da fugare il sospetto di essere alla presenza di un truffatore. Nei pressi di un foro di trivellazione la bacchetta si contorse con tale violenza che si ruppe. Ciò porterebbe a far credere che la bacchetta si sia mossa per un movimento delle braccia, ma non era possibile perché queste erano immobili e rilassate. Mullins allora disse ai presenti che avrebbero trovato l'acqua in quel punto a una profondità di 25-30 metri. Infatti, fu cosi.



Origini del fenomeno rabdomanzia


Esistono pitture rupestri del Sahara risalenti al 6000 a.c. che raffigurano un disegno di un uomo (forse un rabdomante) intento ad impugnare una bacchetta.


Nella letteratura greca e romana esistono riferimenti alla divinazione per mezzo di bacchetta, frecce, aste, ma non si sa con certezza se sia effettivamente rabdomanzia.
Di sicuro una prima vera testimonianza del fenomeno della rabdomanzia è risalente ai testi del Medioevo. Inoltre esistono prove documentate dell'esecuzione della radioestesia ad opera di individui che nel XV sec. in Germania erano in cerca di giacimenti minerari nei monti Harz e che tali azioni furono bollate da Martin Lutero come stregoneria.

Il mineralogista George Bouer detto Agricola descrisse la rabdomanzia e la illustro' nel suo trattato sulle miniere e la metallurgia intitolata: "De re metallica"(1530). Tale pratica,vi e' da precisare, trova applicazioni anche per la ricerca di persone scomparse. Un caso particolare d'impiego della rabdomanzia per rintracciare una persona è avvenuto alla fine del XVII sec. nella città di Lione: la polizia chiese aiuto ad un rabdomante per risolvere un caso di furto e omicidio. Dopo aver esercitato alcuni gesti di rito, utilizzò la sua bacchetta per condurre la polizia di una cittadina all'arresto di un malvivente che in seguito confessò di aver preso parte al delitto.


Le caratteristiche di un rabdomante


Vediamo ora quali sono le caratteristiche di un rabdomante:in genere il rabdomante cammina lentamente sull'area da perlustrare tenendo davanti a sé una bacchetta o forcella, un paio di bastoni, oppure un filo a piombo (per tradizione i bastoncini o la bacchetta dovrebbero essere fatti di nocciolo). Mentre cammina, l'operatore si concentra sulla natura o sulla profondità della cosa che sta cercando possibilmente nominandola ad alta voce. Quando il rabdomante si trova sul punto giusto, la bacchetta comincia a piegarsi verso il basso. E' difficile provare se la vibrazione sullo strumento sia frutto di contrazioni volontarie dei muscoli o invece come conseguenza delle vibrazioni provenienti dal terreno e raccolte dall'operatore grazie alla sua sensibilità; comunque sta di fatto che i risultati sono sorprendenti.


Radiestesia tramite carta topografica.


Esistono anche forme di radiestesia che non seguono i canoni classici del rabdomante:si tratta della radiestesia su carta topografica. In tale processo il rabdomante regge un pendolo o qualsiasi altro indicatore sopra una carta topografica del terreno da esaminare. Il più famoso in questo genere fu Henry Gross: celebre fu nel 1947 nel Mane la sua impresa. Tutto nacque da una discussione tra amici, che verteva sul fatto che nell'isola di Bermuda a dire dei geologi non esisteva acqua dolce. Allora Gross prese una carta topografica dell'isola e dopo averci passato sopra alcune volte la sua bacchetta, indicò 4 punti in cui si poteva trovare dell'acqua dolce. Nei successivi mesi, durante un periodo di particolare siccità, si trovò acqua sorgiva in tre punti su quattro indicati da Gross.
I rabdomanti sono stati utilizzati anche per scoprire il petrolio, infatti l'Occidental Petroleum Corp poté iniziare la sua attività nell'industria petrolifera dopo aver acquistato 10 pozzi produttivi individuati dai rabdomanti.

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