Vampiro


Teoria sui vampiri


vampiro|dracula


Origini




Il Vampiro, Dracula, Nosferatu, numerosi sono i termini per definire questa figura mitica dell'immaginario collettivo, appeso tra la vita e la morte, con un insano desiderio di sangue. La nascita di questo personaggio trova il suo riferimento storico con la figura del conte Vlad detto l'Impalato re caratterizzato dalla sua ferocia nel seviziare i cadaveri dei suoi avversari impalando le loro teste.

Nato a Sighisoara nel 1431 e morto nel 1476 sui monti Carpati, era un principe voivoda della Valacchia e della Transilvania regione centrale della Romania figlio di Vlad II Dracul governatore della Transilvania. Nel 1448 alla sola età di 17 anni assassinò suo zio Vladislao II il quale era salito al trono 10 anni prima uccidendogli il padre. L'intera famiglia di Vlad fu insignita della più alta onorificenza data dal sacro romano impero " l'ordine del drago".


Quanto c'e' di umano nel vampiro


A parte la figura storica di un personaggio che in realtà nel suo paese di origine è considerato un eroe per il suo contributo nel rendere la regione della Transilvania e della Moldavia indipendente strappandola cosi all'impero ottomano, il vampiro è un tema popolare tra i registi cinematografici che hanno iniziato con il romanzo di Bram Stoker e aggiunto una serie di variazioni al tema, ad esempio, la capacità di volare (come il pipistrello vampiro), un desiderio di belle donne come vittime per poi diventare a loro volta vampiri dopo essere state morse; paura del simbolo della croce cristiana, il potere di repulsione dell'aglio;fino al più recente film Twilight's dove i vampiri vivono in gruppi, assumono organizzazioni di tipo familiare, stipulano patti con gli esseri umani affinché vi sia una seppur flebile convivenza pacifica. E' chiaro che questo personaggio è molto umano e nasconde tutte le paure ed i desideri degli uomini: la paura della morte e il desiderio di immortalità raggiunto con il rituale del sangue. Tale pratica compare anche con riferimento a popoli antichi come gli Aztechi e altri nativi americani, che per esempio mangiavano il cuore e bevevano il sangue di schiavi in cerimonie rituali, per soddisfare l'appetito dei loro dèi e di ottenere per se stessi la fertilità e l'immortalità. Nella fede cristiana c'e' la credenza che i sacerdoti svolgano una trasmutazione, per opera del divino, del pane e del vino nel corpo e nel sangue di Cristo per essere mangiato e bevuto nella ricerca di unirsi a Dio nella vita eterna.
Esistono anche una tipologia di vampiri che sta in mezzo a noi, che assume nella nostra società i ruoli più diversi, può essere un conoscente, un amico, un amante, un parente prossimo, l'uomo della strada che riversano le loro paure, angosce verso le persone che le circondano, succhiando la felicità ed il buon umore. Possano avere un forte ascendente sulle persone che sono deboli, o per carattere o perché tali legami sono molto vicini a noi (genitori, fratelli o sorelle, moglie e mariti, figli). Ciò che si può fare per sfuggire a questa maledizione è di non frequentare tali persone oppure se non si può fare a meno, cercare di capire il loro stato d'animo senza immedesimarsi nelle loro paure, senza farsi succhiare la felicità con impedimenti, giudizi limitanti che possono bloccare la normale evoluzione di un individuo.
 

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