Principe Raimondo

Principe di San Severo





Nacque da Antonio, duca di Torremaggiore e da Cecilia Gaetani dell'Aquila d'Aragona(Torremaggiore,30 gennaio 1710-Napoli,22 marzo 1771) . Persa la madre, poco dopo la nascita, a lei restò sempre profondamente legato tanto da dedicarle, nella Cappella Sansevero, la statua della "Pudicizia Velata" in cui una donna, completamente ricoperta da un drappo che ne lascia intravedere le forme, si poggia ad una lapide spezzata ad indicare, appunto, la prematura scomparsa.
principe di San Severo
Il padre, Antonio di Sangro, superficiale e libertino, invaghitosi di una ragazza di Sansevero, ne fece uccidere il padre che si opponeva alla relazione. Accusato del misfatto da Nicola Rossi, sindaco di Sansevero, fu quindi costretto a fuggire alla Corte di Vienna dove diventò intimo dell'Imperatore, continuando a protestare la sua innocenza. Forse per corruzione, la Magistratura pugliese archiviò il caso e Antonio di Sangro poté rientrare nei suoi feudi dove, però, non tardò a vendicarsi del suo principale accusatore facendolo uccidere. Per sfuggire all'incarcerazione riprese la fuga che, dopo alterne vicende, si concluse a Roma ove Antonio di Sangro prese i voti e si ritirò in convento.Il giovane Raimondo venne quindi affidato alle cure dei nonni paterni che, a 10 anni, lo mandarono a studiare presso la Scuola Gesuitica di Roma, ove restò fino al compimento dei 20 anni, acquisendo una cultura di molto superiore alla media che, unita alla sua naturale propensione allo studio (salvo la grammatica a causa della quale perse un anno), ne fece uno dei "geni" del Settecento napoletano ed europeo.
Di lui si è detto che fu naturalista, filosofo, astronomo, poeta, scrittore, soldato, mecenate. Raimondo di Sangro, però, aveva qualcosa in più.Egli amava praticare di persona ogni genere di esperimenti.

Invenzioni di Raimondo Di Sangro

La Lampada Perpetua o Lume Eterno, era composta da una mistura di fosfato di calcio e fosforo ad alta concentrazione in grado di bruciare molto più a lungo di qualsiasi lume,
lampada
Una carrozza che si muove per brevi tratti senza i cavalli Progettò una sorta di carrozza anfibia in grado di attraversare gli specchi d'acqua.
carro
Realizzò nuove tecniche per la stampa, nuovi tessuti (tra i quali una specie di seta vegetale) e nuovi tipi di vernici destinate a durare nel tempo.
statua con velo
Fu lui a costruire un cannone in lega di ferro quando tutti gli altri erano in bronzo, e fu sempre lui a inventare un fucile a retrocarica, anticipando di molto la rivoluzione delle armi da guerra.Il principe Raimondo oltre alla veste di inventore,era affascinato dall'anatomia e dalla fisiologia a riguardo parliamo delle cosidette “macchine anatomiche” che suscitatorono parecchio stupore quando furono inventate.

Le macchine anatomiche

Sono due scheletri umani, uno maschile ed uno femminile, rivestiti dell'intera rete venosa ed arteriosa riprodotta con dettagli troppo precisi per le conoscenze anatomiche dell'epoca. La leggenda più nota narra che le due macchine furono ottenute dal principe immettendo nel circolo sanguigno delle due sventurate vittime uno speciale liquido "metallizzante". Se ciò fosse vero, significherebbe naturalmente che le due persone erano ancora vive quando l'esperimento fu effettuato, altrimenti il sangue non avrebbe potuto circolare e diffondersi così ampiamente. Per di più, a ben osservare il corpo della donna, si capisce che era incinta, perché si nota nella zona uterina la forma del feto e si vedono, ai suoi piedi, i resti della placenta. Uno scritto anonimo del tempo dichiara che il processo di "metallizzazione" dei vasi sanguigni fu scoperto e sperimentato da Raimondo di Sangro con la collaborazione del medico palermitano Giuseppe Salerno.
macchine anatomiche
E' ancora possibile vedere questi strani e macabri oggetti nella già citata Cappella Sanseveroa Napoli. Qui sono custoditi gli "orridi armadi", così chiamati perché al loro interno sono conservati due corpi umani a cui sembra essere stato tolto l'involucro.

Immortalità

Cappella San Severo

Aveva deciso di dichiarare guerra alla morte arrivando a creare l'elisir di lunga vita. Ancora di più, voleva trovare il modo di diventare immortale. Molto probabilmente subì gli influssi di qualche corrente alchemica che gli diede modo di acquisire conoscenze profonde di magia e occultismo.Fu così che arrivò alla creazione di un prodotto dalla composizione misteriosa, che nelle intenzioni dei principe sarebbe stato addirittura in grado di resuscitare i morti.In seguito a ignote sperimentazioni, Raimondo di Sangro decise di provare in prima persona la sostanza miracolosa di sua invenzione e fu così che arrivò ad organizzare la propria morte per poter rinascere a nuova vita. Narra la leggenda che Raimondo, dopo aver ordinato ad un servo di fare a pezzi il suo cadavere e di riporlo in un baule, decise il momento della propria dipartita ed assunse la misteriosa sostanza. Il procedimento di resurrezione doveva infatti seguire tale macabro iter. Il corpo dei principe avrebbe dovuto rimanere nel baule per un certo periodo di tempo, dopodiché egli sarebbe tornato in vita. Ma i familiari del principe, venuti a sapere dell'esistenza del baule e credendo che in esso si celasse un favoloso tesoro, si fecero prendere dall'avidità. Di conseguenza, nonostante le proteste dei servitore che lo custodiva, il baule fu aperto anzitempo. Lo spettacolo che ne segui è degno di un film dell'orrore.Il corpo del nobile napoletano uscì dal suo provvisorio sepolcro.Era di nuovo "vivo", ma il processo di saldatura degli arti non aveva potuto completarsi, e il principe era divenuto una creatura orripilante e grottesca. In mezzo al terrore dei presenti, ciò che era stato Raimondo di Sangro urlò e si accasciò nuovamente nel baule, cadendo a pezzi. Di fatto, morì una seconda volta definitivamente.

scheletro







PrincipeRaimondo

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