Spettri

Storie di fantasmi (parte seconda)




Diane
Norman autrice del  libro  The Stately Ghosts of England (I
fantasmi  nobili d'Inghilterra) elaborò una personalissima teoria:
pensava che le dimore inglesi fossero infestate dai fantasmi e per
provare questa sua teoria scrisse a trenta proprietari di vecchie
dimore imponenti, chiedendo se la loro casa ospitasse qualche fantasma
. Ricevette
ventotto risposte affermative tra le quali figurava quella dei
proprietari di Brede Place, nel Sussex. I proprietari erano Roger e
Alexandra Moreton Frewen; la famiglia dimorava nella casa di
generazione in generazione da oltre 200 anni.
La
proprietà in realtà risaliva al 1350, ma solo dopo la venuta dei Frewen
nel 1708, Brede Palace si ritagliò la fama di casa infestata dai
fantasmi.
Si
raccontavano
storie terrificanti di un fantasma gigantesco che si diceva che
divorasse i bambini durante la notte: era in grado di attirare i
malcapitati bambini allettandoli con un dolce profumo di torta alle
mele appena sfornata, dopodichè appena scattata  la trappola ciò
che rimaneva erano solo le scarpe e le orecchie che sembrava non
gradire particolarmente ;ma forse era un espediente da
parte dei contrabbandieri per tenere lontano i curiosi. Però ciò che
risulta essere più particolare e tangibile è la paura che
assillava i membri della famiglia. Ogni angolo della proprietà
nascondeva sinistri eventi: uno zio evitava di notte alcune stanze del
primo piano; il padre di Roger Frewen, non voleva parlare di ciò che
aveve visto in cantina; il nonno non voleva attraversare il giardino
dopo il calar della notte  a meno che qualcuno non lo tenesse
d'occhio dalla porta d'ingresso.Sembra , che anche gli ospiti non
fossero immuni da eventi di tipo poltergeist: un giovane ospite della
residenza raccontò di essere stato svegliato all'alba da una donna
" in veste lunga e gorgiera" .
Ma il più strano evento lo subì Margaret Sheridan, cugina di Frewen: il
fantasma lo incontrò nella tenuta della famiglia paterna a Frampton
.
Quando
aveva appena 3 prima anni, sua madre portò lei ed il suo
fratellino a Frampton in attesa che giungessero notizie del padre che
all'epoca era ufficiale dell'esercito britannico in servizio al fronte
tedesco durante la Prima Guerra Mondiale."Mentre scendevo  in
salotto per il tè " ella avrebbe detto , "incontrai un ragazzino per le
scale. Indossava un costume bianco da marinaretto e un cappello di
paglia rotondo portato all'indietro. Mi guardò e lo guardai. Passammo
uno accanto all'altro senza una parola. La mia governante mi
raccomandava sempre di non parlare con estranei; pensai, comunque, che
fosse venuto per giocare con me.. Appena entrata in salotto, annunciai
tutta eccitata: <<Ho visto un bambino vestito da
marinaio>>,aspettandomi qualche spiegazione . <<Un buffo
marinaretto>> ripetei. Le mie parole furono come un vento gelido
che raggelò l'atmosfera nella stanza. Mia nonna attirò la mia
attenzione sulle sue mani che tremavano mentre stava facendo
colazione con un paio di toast imburrati. Seppi solo molto più tardi
che il marinaretto era un visitatore di malaugurio nella famiglia
Sheridan. Era un nostro antenato annegato mentre stava prestando
 servizio come guardiamarina. Appariva a Frampton soltanto in
occasione della morte dell'erede del casato. Il fatto più strano era
che il suo ritratto lo rappresentava come un giovane di sedici o
diciassette anni, mentre io avevo visto un bambino di circa la metà
degli anni senz' ombra di dubbio." Poco dopo giunse una  lettera:
il padre di Margaret Sheridan era caduto al fronte. 

Storie di fantasmi (parte prima)

Storie di fantasmi (parte terza)

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